LE BALLOTTE PIEMONTESI (RICETTA DELLA TRADIZIONE)

Le ballotte piemontesi sono un antipasto delizioso fresco e squisito; il loro nome non è per nulla raffinato, ma il sapore lo è: sono ideali come leggero finger food e si preparano in poco tempo e con pochissima fatica: si mescolano i vari ingredienti e, dopo un riposo in frigorifero di un’ora (necessario per rendere il composto sodo e modellabile) si possono formare.Tra gli ingredienti utilizzati per realizzarle ci sono: la robiola, la ricotta, il tonno e le uova sode, oltre naturalmente a delle fresche erbe aromatiche che profumano l’insieme e a pizzico di scorza di limone. La ricetta originale prevede un cucchiaio di succo di limone e un cucchiaio di buccia grattugiata, io riporterò nell’elenco ingredienti le dosi esatte ma, vi consiglio di assaggiare e di procedere secondo il vostro gusto: io, quando le preparo, preferisco limitare l’uso del limone che copre un po’ il gusto delicato dei formaggi e del tonno.Allora andiamo insieme a preparare questo antipasto che, sono certa, vi piacerà…
Ingredienti:

-200 gr di ricotta
-150 gr di robiola
-2 uova ( di cui utilizzeremo soli i tuorli)
-150 gr di tonno sott olio
-1/2 (mezzo) cucchiaio di capperi
-2 cucchiai di olio d’oliva
-1 cucchiaio di succo di limone
-buccia di limone biologico
-1 ciuffo di basilico
-1 ciuffo di prezzemolo
-sale
-pepe nero

Cottura: 10 minuti necessari per rassodare le uova

Difficoltà: bassa

Costo: basso

Preparazione: mettere le uova in un pentolino con acqua fredda e far cuocere nove minuti dal momento del bollore.Allontanare il pentolino dal fuoco e metterlo sotto l’acqua fredda corrente.Quando le uova saranno fredde dividerle a metà, prelevare i tuorli e schiacciarli con una forchetta.Lavorare a crema la robiola con la ricotta e l’olio d’oliva, salare, pepare e profumare con il succo e la scorza di limone.Aggiungere il tonno sgocciolato e sminuzzato e i tuorli.Lavare e asciugare molto bene il basilico e il prezzemolo, tritarli insieme ai capperi e unirli al composto preparato precedentemente.Mescolare ancora bene per distribuire gli ingredienti in modo uniforme, coprire con la pellicola alimentare e fare riposare in frigo per un’ora in modo che si rassodi.Passato questo tempo formare delle palline grandi tanto quanto una nocciola. 

Il nostro antipasto è pronto, un abbraccio: la Chicchina

AGLIATA VERDE MONFERRINA

La conoscete l’agliata verde monferrina? Si tratta di una salsa a base di formaggio morbido (robiola o ricotta), erbe aromatiche e aglio.
Solitamente viene servita come antipasto con crostini di pane tiepidi o con verdure a mo’ di pinzimonio.La ricetta è davvero facile e veloce e vale la pena di provarla: è una bontà.Rispetto alla ricetta originale io ho fatto delle piccole variazioni: ho aggiunto del succo e della scorza grattugiata di limone e ho dimezzato la dose di aglio (per il mio gusto uno spicchio è sufficiente, ma a voi la scelta); inoltre ho modernizzato la preparazione: al posto del mortaio ho utilizzato il frullatore a immersione procedendo come vi racconterò.Anche la quantità di erbe aromatiche utilizzate in questa ricetta può variare, a seconda del gusto.Questa salsa appetitosa si conserva per un paio di giorni in un contenitore coperto, in frigorifero.Allora, se avete il buon cuore di seguirmi andiamo a preparare l’agliata verde monferrina

Ingredienti:

-200 gr di robiola
-1 cuore di sedano + qualche foglia
-1 mazzetto di prezzemolo
-6 foglie di basilico
-1 cucchiaio di succo di limone
-1/2 (mezzo) cucchiaino di buccia di limone grattuggiata
-3 cucchiai di olio extravergine d’oliva
-1 spicchio d’aglio privato dell’anima centrale

Cottura:/

Difficoltà: bassa

Costo: basso

Preparazione: lavare ed asciugare molto bene il sedano, le foglie di basilico e il prezzemolo.Mettere nel frullatore ad immersione le erbe aromatiche ed aggiungere l’aglio privato dell’anima centrale e tritato, l’olio e il succo di limone: frullare brevemente ed aggiungere un cucchiaio di robiola, frullare nuovamente, sino ad ottenere un miscuglio abbastanza omogeneo.In una ciotola lavorare con una forchetta la robiola per ammorbidirla e profumarla con la buccia di limone grattugiata.A questo punto aggiungere il miscuglio di erbe aromatiche alla robiola poco alla volta, mescolando dall’alto verso il basso.La nostra agliata è pronta, vi consiglio di servirla con crostini di pane caldi o, in alternativa, con verdure tagliate a bastoncino (peperone, carote e gambi di sedano).
Un abbraccio. A presto, la Chicchina.

TORTA PALPITON

La torta palpiton è tipica del mio territorio (il biellese) e, in particolare, di Mongrando.La ricetta nacque per recuperare gli avanzi di pane; è un dolce davvero squisito nella sua semplicità: pane bagnato nel latte, amaretti, uvetta, pere e cacao sono gli ingredienti principali… Tutto questo secondo la disponibilità ed i gusti di chi lo prepara.L’aroma inconfondibile è dato dal Fernet, particolare curioso ma indispensabile nella preparazione di un buon palpiton.La ricetta del palpiton si tramanda di generazione in generazione nelle famiglie ed è possibile trovarla in alcune pasticcerie del biellese.Ho pensato di prepararla per voi perché un dolce così buono merita di essere conosciuto anche da chi passa di qui…Allora vediamo insieme come preparare questa semplice bontà.

Ingredienti:
-200 gr di pane raffermo-1 kg di pere non troppo mature-4 uova-200 gr di amaretti
-100 gr di uvetta-2 cucchiai colmi di cacao amaro + quello necessario per la superficie della torta-180 gr di zucchero-3 cucchiai di Fernet-la buccia grattuggiata di mezzo limone biologico-1 noce di burro-latte q.b.

Cottura: 45 minuti in forno preriscaldato a 180°
Difficoltà: bassa
Costo: basso

Preparazione: ridurre in piccoli pezzi il pane raffermo e metterlo a bagno nel latte per almeno un’ora.Tagliare a fettine sottili le pere, ripassarle in padella con la noce di burro, lo zucchero e la buccia del limone grattugiata sino a che si sono asciugate: fare quindi raffreddare.Mettere a bagno l’uvetta in acqua tiepida per mezz’ora.Tritare finemente gli amaretti (con un semplice frullatore).Separare gli albumi dai tuorli.Montare gli albumi a neve ferma.Quando le pere sono tiepide aggiungervi i tuorli, mescolare brevemente ed inserire l’uvetta e il pane perfettamente strizzati, gli amaretti tritati, il cacao, il Fernet e, da ultimo, gli albumi  (mescolando dall’alto verso il basso).Imburrare e cospargere di pangrattato una teglia con ventiquattro centimetri di diametro, versarvi l’impasto, livellarlo e cospargere di cacao.

Infornare  e cuocere per il tempo indicato.Il palpiton è pronto…

Il bicchierino che si intravede era di mio papà.A fine pasto, a volte, sorseggiava un goccio di Fernet… E questo è per lui che è sempre nel mio💗A presto, la vostra Chicchina.

LA TARTRÀ

Quanti di voi conoscono la tartrà? Io, pur non essendo piemontese D.O.C., l’apprezzo tantissimo e la mangio sin da quando ero piccola.La mia mamma, cuoca eccelsa, non si era lasciata scappare questa ricetta meravigliosa “regalatale”dalla vicina.
Penso si tratti della ricetta originale, perché l’Ernesta, da cui proviene, era piemontese da generazioni.Si tratta di un budino salato di origini antiche: in buona sostanza una preparazione a base di uova, latte, panna, parmigiano ed erbe aromatiche… Il tutto cotto a bagno maria e consumato sia freddo che caldo: io l’adoro tiepida e penso che sarà uno degli antipasti del mio pranzo di Natale.Non pensate però ad una ricetta difficile, al contrario: è facile e gli ingredienti sono sempre presenti nelle nostre dispense.
Ingredienti per 7/8 persone:
-500 ml di latte-250 ml di panna fresca-4 uova + 2 tuorli-3 cucchiai di parmigiano grattugiato-1 cipolla piccola o 1 scalogno-sale-pepe-30 grammi di burro -alloro, salvia, timo e rosmarino
Cottura: 45 minuti in forno preriscaldato a 170°
Difficoltà: bassa
Costo: basso

Preparazione: scaldare il latte con due o tre foglie di alloro; quindi farlo raffreddare.Soffriggere in un pentolino la cipolla tritata finemente con la noce di burro.In una grande ciotola sbattere le uova e i tuorli, aggiungere il sale, il pepe, le erbe tritate finemente, il soffritto di cipolla,   il parmigiano, il latte tiepido (da cui avrete eliminato l’alloro) e la panna liquida.Mescolare molto bene per amalgamare gli ingredienti.Portare a temperatura il forno.Imburrare ed infarinare gli stampini monoporzione, riempirli con il composto preparato e metterli in un contenitore di adeguate dimensioni  con due dita d’acqua per la cottura a bagno maria.

Cuocere per il tempo stabilito e, quindi, togliere dal bagno maria.
Servire sia caldi che freddi, magari con una salsina di pomodoro fresco insaporita in padella con sale, pepe e un pizzico di zucchero e poi frullata oppure con dei pisellini ripassati in padella con un goccio di olio e frullati.
Grazie di essere passati..a presto, La Chicchina!!