ROSE DI CARNEVALE

Tra i dolci di carnevale che preferisco ci sono queste rose deliziose: sono belle da vedere e si possono farcire a seconda dei gusti (confetture, crema alla nocciola, crema pasticcera ecc.).Possono costituire una merenda golosa o, perché no?! Un fine pasto sfizioso.Gli ingredienti utilizzati sono pochi e sempre reperibili nelle nostre dispense ma, devo ammetterlo, ci vuole una certa manualità per realizzarle.La ricetta ha origini campane e, nel web, si possono trovare diverse interpretazioni della stessa.Io vi propongo la mia versione, insieme ai consigli necessari e fondamentali per la loro riuscita: otterrete così un fritto perfettamente asciutto e profumato.Se volete preparare con me le rose di carnevale, seguitemi che vi spiego come fare…

Ingredienti per 10 rose:

-150 gr di farina 00
-30 gr di fecola
-30 gr di zucchero semolato
-8 gr di lievito istantaneo per dolci (mezza bustina)
-30 gr di burro
-1 uovo
-1 cucchiaio di grappa
-4 cucchiai di succo d’arancia
-zucchero a velo
-olio di semi di arachidi per friggere q.b.

Per farcire:
-confettura di lampone e di pesche

Cottura: 2/3 minuti di frittura

Difficoltà: media

Costo: basso

Preparazione: sciogliere il burro in un pentolino e farlo intiepidire.In una ciotola mettere la farina, la fecola, lo zucchero, il lievito, il burro fuso, l’uovo, la grappa e il succo d’arancia: impastare il tutto sino ad ottenere un impasto liscio e malleabile, che farete riposare in frigorifero per mezz’ora avvolto nella pellicola alimentare.Passato questo tempo stendere con il mattarello su un ripiano infarinato, allo spessore di due millimetri circa.Con due coppa pasta di diverse dimensioni (o due bicchieri) ritagliare dei cerchi.

Con le forbici da cucina praticare cinque o sei piccoli tagli nel bordo di ogni cerchio (saranno poi i petali della rosa).

Spennellare con acqua il centro dei dischi più grandi, coprire con i dischi più piccoli e premere con il pollice per saldare le due parti.In un pentolino piccolo con i bordi alti scaldare l’olio di semi, che deve essere abbondante.Friggere le rose una alla volta: immergerle delicatamente nell’olio e tenere premuto sul fondo il centro con un cucchiaio di legno.
Friggere per due o tre minuti, sino a doratura, passare su carta assorbente e spolverare con lo zucchero a velo.Le nostre rose sono pronte, non resta che farcirle con la confettura o crema preferita (io con un cucchiaino di confettura di lamponi e di pesche).
Un abbraccio. Grazie di essere passati di qui, la Chicchina.

CASTAGNOLE ALLA RICOTTA PROFUMATE CON ARANCIA E LIMONE

I dolci di Carnevale sono di una golosità unica… Tutti gli anni in questo periodo mi diverto a preparare frittelle, frappe, chiacchiere e castagnole.Oggi vi lascio la ricetta di queste buonissime castagnole alla ricotta profumate con arancia e limone.
Le ho fatte a modo mio e sono assolutamente soddisfatta del risultato: sono gonfie, morbide e soffici… Vi consiglio proprio di provarle.La ricetta è facile e veloce, gli ingredienti sono davvero pochi e sempre reperibili nella nostra dispensa.Sono buonissime anche il giorno dopo perché non assorbono assolutamente olio durante la  cottura. Io ho scelto di spolverarle con lo zucchero semolato ma, volendo, può essere sostituito con zucchero a velo profumato con la cannella.Allora, ci venite a friggere con me? Tutti in cucina…

Ingredienti:
-200 gr di ricotta-80 gr di zucchero semolato per le castagnole + quello necessario per “inzuccherarle”-2 uova-300 gr di farina 00-la scorza grattuggiata di 1/2 (mezzo) limone e di 1 arancia-1 cucchiaio di rum-1 pizzico di sale-1 bustina di lievito istantaneo-olio di semi di arachide q.b.

Cottura: 6 minuti 
Difficoltà: bassa
Costo: basso

Preparazione: mettere in una terrina la ricotta, lo zucchero, le uova, le scorze di limone e di arancia grattuggiate, il sale e il rum.Lavorare con le fruste elettriche sino ad ottenere un composto omogeneo.Aggiungere dunque la farina mescolata al lievito e mescolare ancora brevemente.Coprire la terrina con la pellicola alimentare e mettere in frigorifero per mezz’ora (in questo modo l’impasto acquisterà consistenza e sarà facilmente lavorabile).Passato questo tempo formare le castagnole: staccare pezzi d’impasto grandi come piccoli mandarini e arrotolarli con le mani infarinate.Friggere le castagnole (poche alla volta) in abbondante olio caldo, all’interno di un pentolino con i bordi alti, sino a che sono dorate.Passare quindi le castagnole una ad una nello zucchero semolato.

Le castagnole sono pronte. Un abbraccio, la Chicchina.

TRONCHETTO DI NATALE (O BÙCHE DE NOËL)

Il tronchetto di Natale è uno dei dolci che non possono mancare sulla tavola delle feste.
Si tratta del dolce per eccellenza del Natale francese, dove viene chiamato Bùche de Noël (ceppo di Natale): nasce in epoca abbastanza recente (1945), per poi diffondersi ovunque grazie alla sua bellezza e golosità.Il dolce è fatto a forma di tronco, è composto da una base di pasta biscotto farcita con crema e ricoperto con una ganache solitamente di cioccolato fondente.Si tratta di un dolce molto versatile: infatti, è possibile farcirlo con la crema che più ci piace (al cioccolato, al latte, al caffè, al pistacchio…) e anche per la copertura le varianti sono molteplici.Il tronchetto di cui vi voglio parlare è abbastanza semplice da realizzare, è farcito con una crema a base di ricotta, panna e amarene sciroppate e ricoperto con una ganache al cioccolato…
Niente di impossibile, quindi: basterà seguire i vari passaggi e avrete la soddisfazione di portare in tavola un dolce bello e molto, ma molto buono.Allora, vi ho convinti? Se la risposta è affermativa tutti in cucina…

Ingredienti per 10 persone:
Per la base biscotto:
-5 uova-80 gr di zucchero semolato-80 ml di olio di girasole-90 gr di farina 00-la buccia grattugiata di 1/2 arancia biologica
Per farcire:
-250 gr di ricotta-300 ml di panna da montare-2 cucchiai di zucchero a velo-1 cucchiaio di rum-20 amarene sciroppate
Per la ganache:
-250 gr di cioccolato fondente di ottima qualità-250 ml di panna da montare

Cottura: 10 minuti in forno preriscaldato a 190° per la pasta biscotto
Difficoltà: media
Costo medio

Preparazione: per la ganache (che richiede il maggior tempo di riposo per solidificarsi) tritare il cioccolato fondente.Scaldare la panna su fuoco dolce e, quando arriva quasi ad ebollizione, sciogliervi il cioccolato mescolando continuamente: quando avrete ottenuto una crema perfettamente liscia, allontanarla dal fuoco e metterla in una ciotola coperta con la pellicola alimentare per mezz’ora.

Dopo questo tempo trasferire la ciotola in frigorifero sino a che la crema si solidifica (ci vorranno almeno due ore).Occupiamoci ora della pasta biscotto: dividere i tuorli dagli albumi e, con le fruste elettriche, montare questi ultimi a neve ben ferma, inserendo gradualmente lo zucchero (almeno in tre tempi).Aggiungere quindi un tuorlo per volta mescolando dall’alto verso il basso e, di seguito, la buccia d’arancia grattugiata, l’olio e la farina precedentemente setacciata.Rivestire con l’apposita carta la placca del forno, versarvi il composto, livellarlo bene

ed infornare in forno precedentemente portato a temperatura.Cuocere per il tempo indicato e, a cottura, sfornare e rovesciare su un secondo foglio di carta forno posizionato sul piano della cucina.

Staccare ora con delicatezza il foglio che abbiamo usato per la cottura, coprire con un canovaccio perfettamente pulito e arrotolare sino a che si raffredda (basteranno pochi minuti).Nel frattempo prepariamo la farcia: in una ciotola lavorare la ricotta con lo zucchero a velo e il rum e aggiungere le amarene tagliate a metà.Montare la panna ed aggiungerla con delicatezza alla crema di ricotta.Srotolare la pasta biscotto e ricoprirla con la farcia.

Arrotolare, avvolgere il rotolo così ottenuto nella pellicola e fare riposare in frigo per almeno un’ora.Quando la ganache è solida montarla con le fruste elettriche sino a che diventa soffice.

Prelevare il nostro rotolo e tagliare di sbieco le due estremità.

Comporre il tronchetto e rivestire con la ganache.
Da ultimo creare delle striature con i rebbi di una forchetta per creare l’effetto legno

Il nostro tronchetto è pronto. Vi abbraccio, la Chicchina.

LA ROCCIATA DI ASSISI

La Rocciata è un dolce con origini molto antiche ed è tipico delle regioni Umbria e Marche (nel dialetto umbro “rocciata” significa arrotolata ed è riferito alla forma del dolce, per l’appunto arrotolato a spirale).La Rocciata viene preparata nella stagione autunnale e, in particolare, per la festività di Ognissanti.
Si tratta di una sfoglia composta da farina, acqua, olio d’oliva e pochissimo zucchero che viene farcita con noci, mandorle, fichi secchi, prugne secche, uva sultanina e mele (il tutto aromatizzato con vin santo e cannella).
La sfoglia viene poi arrotolata a salsicciotto e chiusa a spirale.Dopo la cottura il dolce viene irrorato con l’alchermes.Come per tutte le ricette della tradizione esistono tantissime varianti, a seconda delle tradizioni famigliari e dei gusti di chi la prepara; si può infatti arricchire con altri tipi di frutta secca, con cacao e altri tipi di spezie.La versione della Rocciata di Assisi che vi propongo oggi è quella del dolce che ho assaggiato a casa di amici, tempo fa: è piaciuta a tutti in famiglia e, quindi, spesso la ripropongo.La ricetta è facile, la pasta richiede un riposo di un’ora durante la quale si preparano gli ingredienti della farcia… Nulla di complicato e, vi garantisco, si tratta di un dolce dal sapore unico, ricco e goloso (da provare assolutamente).
Andiamo a vedere come si prepara la Rocciata di Assisi

Ingredienti:
Per la sfoglia:
-300 gr di farina 00-1 cucchiaio di zucchero semolato-5 cucchiai di olio d’oliva-120 ml di acqua tiepida circa per impastare il tutto

Per la farcia:
-300 gr di mele (al netto degli scarti)-100 gr di noci-100 gr di mandorle-100 gr di fichi secchi-100 gr di prugne secche denocciolate-100 gr di uvetta sultanina-30 gr di zucchero semolato-1 cucchiaio di olio d’oliva-2 cucchiai di vin santo-1 pizzico di cannella-alchermes q.b.

Cottura: 50 minuti
Difficoltà: media
Costo: medio

Preparazione: mettere in una ciotola la farina, lo zucchero e l’olio.Impastare con l’acqua tiepida necessaria ad ottenere una pasta soda, elastica e malleabile.Fare un panetto, avvolgerlo nella pellicola alimentare e farlo ripassare per un’ora.Tritare le mandorle e le noci in modo grossolano e tagliare fichi secchi e prugne a pezzettini; sbucciare, privare del torsolo e tagliare a pezzettini anche le mele.Mettere tutti gli ingredienti in una ciotola ed aggiungere lo zucchero, la cannella, il vin santo e il cucchiaio di olio. Mescolare molto bene per distribuire tutti i sapori.Passato il tempo di riposo, stendere una sfoglia sottile e realizzare un rettangolo con dimensioni 60 x 40 cm (circa eh?): distribuire la farcia lasciando liberi tre centimetri lungo tutto il perimetro del rettangolo di sfoglia, arrotolare quindi strettamente la sfoglia e adagiarla sulla placca del forno rivestita con l’apposita carta.
Formare una spirale, spolverare con zucchero a velo e infornare in forno preriscaldato per il tempo indicato.
A cottura fare intiepidire per mezz’ora, irrorare con l’archermes e spolverare nuovamente con lo zucchero a velo.

La Rocciata di Assisi è pronta. Vi abbraccio, la Chicchina.

ZEPPOLE DI SAN GIUSEPPE (AL FORNO)

Le zeppole di San Giuseppe sono una vera golosità! Io ho scelto di proporvele cotte in forno: sono un pochino più “leggere” rispetto a quelle fritte ed ugualmente buonissime.Le zeppole sono un dolce della tradizione napoletana: si tratta di ciambelline di pasta choux (o pasta bignè) farcite con crema pasticcera e guarnite con amarene sciroppate.
Si preparano nel giorno della festa del papà: il 19 Marzo, la festa di San Giuseppe per l’appunto, che (si narra) dopo la fuga dall’Egitto con Gesù e Maria vendeva le frittelle per la strada per sostenere la famigliola.Le zeppole di San Giuseppe sono talmente buone che si trovano praticamente tutto l’anno.Le volete preparare con me? Vedrete che non si tratta di una ricetta troppo elaborata: seguendo le indicazioni, questi deliziosi dolcetti saranno sulla vostra tavola…

Ingredienti per 12 zeppole:
Per la pasta choux (pasta bignè):

-250 ml di acqua-100 gr di burro-150 gr di farina 00-4 uova piccole (il peso di ognuna non deve superare i 50 gr con il guscio)-1 pizzico di sale-1 cucchiaino di zucchero

Per la crema pasticcera:

-4 tuorli
-500 ml di latte
-4 cucchiai di zucchero
-4 cucchiai di farina
-scorzette di limone

Per guarnire:

-amarene sciroppate
-zucchero a velo

Cottura: 25 minuti in forno preriscaldato (15 minuti a 200° e 10 minuti a 180°) per le zeppole + una decina di minuti per la crema pasticcera

Difficoltà: media

Costo: medio

Preparazione: mettere in un pentolino l’acqua, il burro a pezzi ed un pizzico di sale.
Scaldare il tutto sino a che il burro è completamente sciolto.
Allontanare il pentolino dalla fiamma ed aggiungere in un sol colpo la farina e il cucchiaino di sale: mescolare molto bene sino ad ottenere un composto omogeneo.
Rimettere il pentolino sul fuoco sino a che si stacca dalle pareti e finché non noterete una patina bianca sulle stesse.
Fare dunque raffreddare per qualche minuto mescolando di tanto in tanto.
Aggiungere quindi un uovo per volta, inserendo il successivo solo quando il precedente si sarà completamente amalgamato.
Bisogna ottenere una pasta soda che, prelevata con un cucchiaio, si stacchi con difficoltà.
Mettere la pasta choux in una sac à poche.
Rivestire la lastra del forno con l’apposita carta e formare le zeppole: fare un primo cerchio con diametro di circa cinque centimetri e sovrapporre un secondo giro lievemente più piccolo (servirà per “chiudere “le zeppole e trattenere la crema pasticcera).

Infornare in forno preriscaldato a duecento gradi per i primi quindici minuti e terminare la cottura a centottanta gradi.
Quando le zeppole sono cotte lasciarle raffreddare completamente in forno spento, con lo sportello socchiuso.

Nel frattempo portare a bollore il latte con le scorzette di limone.
In una ciotola mettere i tuorli, lo zucchero, la farina e mescolare energicamente per ottenere un composto liscio e senza grumi.
Aggiungere a filo il latte (da cui avrete eliminato le scorzette di limone) ed amalgamare perfettamente i vari ingredienti.
Fare dunque raggiungere il bollore (sempre mescolando) e cuocere ancora per tre/quattro minuti, sino a che la crema pasticcera non risulta abbastanza soda.
Fare raffreddare la crema pasticcera in una ciotola dopo aver spolverato la superficie con un velo di zucchero, per impedire che si formi la classica pellicina.
Farcire ogni zeppola prima al suo interno e poi con un generoso ciuffo in superficie, guarnire con un paio di amarene, una spolverata di zucchero a velo e…

Et voilà, le nostre zeppole di San Giuseppe sono pronte. Un abbraccio, la Chicchina.

PESCHE DOLCI

Le pesche dolci sono squisiti pasticcini composti da due cupolette di pasta biscotto farcite con crema pasticcera, accoppiate, passate velocemente nell’ alchermes e quindi nello zucchero semolato.Sono, a parer mio, molto belle da vedere e buonissime da gustare: si possono farcire anche con altri tipi di crema o confettura, ma io le trovo perfette così.Ho gustato le finte pesche, la prima volta, preparate dalla maestra d’asilo di mio figlio Federico: voleva così bene a quel bambino piccolo piccolo (ora due metri o giù di lì) che, quando ha fatto la prima comunione, ne ha preparati due vassoi e, neanche a dirlo, sono letteralmente andati a ruba.
Da quel giorno le pesche dolci rientrano a pieno diritto tra i dolci più amati dalla mia famiglia.La ricetta è di Caterina ed è un po’ adattata al mio gusto personale.
Se mi seguite, ve la racconto…

Ingredienti:
Per i biscotti:
-3 uova-180 gr di zucchero-150 gr di burro-500 gr di farina-1 bustina di lievito per dolci-la scorza grattuggiata di mezzo limone
Per la crema pasticcera:

-4 tuorli
-4 cucchiai di farina-4 cucchiai di zucchero-mezzo litro di latte-scorza grattuggiata di mezzo limone.
– alchermes per inzuppare i dolci-zucchero semolato per impanare
Cottura: 20 minuti
Difficoltà: media
Costo: basso
Preparazione: montare con le fruste elettriche le uova intere con lo zucchero per almeno 5 minuti; aggiungere la scorza di limone, il burro fuso e tiepido, la farina e il lievito.Impastare bene sino ad ottenere un composto omogeneo e sodo.Stendere sulla spianatoia infarinata  ad uno spessore di un centimetro e mezzo.Con un piccolo coppa pasta (o, in alternativa, un bicchierino) con il diametro di quattro centimetri ritagliare i biscotti.

Disporre i biscotti su una placca da forno rivestita con l’apposita carta ed infornare in forno preriscaldato per il tempo indicato.

Dopo aver sfornato i biscotti scavarli leggermente al centro per creare lo spazio per la crema.Il metodo migliore per effettuare questa operazione è tenere saldamente il biscotto nel palmo della mano destra e, contemporaneamente, scavare l’incavo con un coltello.

Per la crema pasticcera fare bollire il latte con le due scorzette di limone: quindi, eliminarle.Lavorare in una ciotola i tuorli con lo zucchero, inserire la farina e, quando il composto è omogeneo, il latte a filo.Fare dunque cuocere la crema (sempre mescolando) e farla sobbollire per due/ tre minuti, sino a quando raggiunge la giusta consistenza. Farla raffreddare.A questo punto riempire l’incavo con la crema e accoppiare i biscotti.

Riempire due ciotoline: una con l’alchermes e una con lo zucchero semolato.Passare i pasticcini prima nel liquore, rigirandoli in modo da “colorarli”  completamente, e poi  nello zucchero.Le pesche sono pronte: farle riposare almeno due ore in frigorifero.

Un abbraccio, la Chicchina.

CHIACCHIERE CON LA PANNA (VELOCISSIME E BUONISSIME)

Chiacchiere, frappe, bugie, galani, cenci… Chiamiamoli come vogliamo, sono loro i dolci più rappresentativi del carnevale: si tratta di sottili sfoglie (preferibilmente preparate con la macchina della pasta) croccanti, friabili e “bollose” fritte in olio di semi a temperatura non troppo elevata.Si possono preparare anche al forno ma, fritte, a parer mio sono tutta un’altra cosa..La ricetta che vi propongo sta impazzando nel web: chiacchiere leggere e buonissime preparate con la panna… Pochissimi ingredienti, poco tempo per un risultato davvero sorprendente.Io, come al solito, le ho preparate un po’ a modo mio e, devo dire, a casa le hanno gradite non poco.Vi voglio ricordare che la quantità di farina è un po’ indicativa: dipende dalla sua umidità e da quanto la panna che userete sarà liquida… Ci si regola quindi un po’ ad occhio, aggiungendo pochissima farina alla quantità indicata, fino ad ottenere un impasto morbido ma compatto.Allora, vi stuzzica l’idea di preparare queste particolari chiacchiere? Seguitemi in cucina…

Ingredienti:
-280 gr di farina 00-250 ml di panna fresca (quella del banco frigo)-1 cucchiaio di zucchero-1 cucchiaio di rum o altro liquore a piacere-olio di semi di arachide per friggere-zucchero a velo-cannella

Cottura: 3 o 4 minuti di frittura per lato
Difficoltà: bassa
Costo: basso

Preparazione: mettere in una ciotola la farina, lo zucchero e il liquore.Aggiungere gradualmente la panna sino ad ottenere un impasto morbido ed omogeneo: avvolgerlo con la pellicola da cucina e farlo riposare una mezz’oretta a temperatura ambiente.Passato questo tempo stendere la pasta: questa operazione è possibile sia con il mattarello che con la macchina per preparare la pasta a mano.Io ho scelto quest’ultima soluzione che permette di ottenere sfoglie sottili sottili.Scaldare l’olio ed immergere le chiacchiere poche per volta.Cuocerle tre, quattro minuti per lato: sino a che sono dorate.Passarle quindi su carta assorbente e spolverarle abbondantemente con lo zucchero a velo, cui io ho aggiunto un pizzico di cannella per dare un tocco di sapore in più.Ricetta semplicissima e il risultato è garantito… Un abbraccio, la vostra Chicchina.

TORTA PALPITON

La torta palpiton è tipica del mio territorio (il biellese) e, in particolare, di Mongrando.La ricetta nacque per recuperare gli avanzi di pane; è un dolce davvero squisito nella sua semplicità: pane bagnato nel latte, amaretti, uvetta, pere e cacao sono gli ingredienti principali… Tutto questo secondo la disponibilità ed i gusti di chi lo prepara.L’aroma inconfondibile è dato dal Fernet, particolare curioso ma indispensabile nella preparazione di un buon palpiton.La ricetta del palpiton si tramanda di generazione in generazione nelle famiglie ed è possibile trovarla in alcune pasticcerie del biellese.Ho pensato di prepararla per voi perché un dolce così buono merita di essere conosciuto anche da chi passa di qui…Allora vediamo insieme come preparare questa semplice bontà.

Ingredienti:
-200 gr di pane raffermo-1 kg di pere non troppo mature-4 uova-200 gr di amaretti
-100 gr di uvetta-2 cucchiai colmi di cacao amaro + quello necessario per la superficie della torta-180 gr di zucchero-3 cucchiai di Fernet-la buccia grattuggiata di mezzo limone biologico-1 noce di burro-latte q.b.

Cottura: 45 minuti in forno preriscaldato a 180°
Difficoltà: bassa
Costo: basso

Preparazione: ridurre in piccoli pezzi il pane raffermo e metterlo a bagno nel latte per almeno un’ora.Tagliare a fettine sottili le pere, ripassarle in padella con la noce di burro, lo zucchero e la buccia del limone grattugiata sino a che si sono asciugate: fare quindi raffreddare.Mettere a bagno l’uvetta in acqua tiepida per mezz’ora.Tritare finemente gli amaretti (con un semplice frullatore).Separare gli albumi dai tuorli.Montare gli albumi a neve ferma.Quando le pere sono tiepide aggiungervi i tuorli, mescolare brevemente ed inserire l’uvetta e il pane perfettamente strizzati, gli amaretti tritati, il cacao, il Fernet e, da ultimo, gli albumi  (mescolando dall’alto verso il basso).Imburrare e cospargere di pangrattato una teglia con ventiquattro centimetri di diametro, versarvi l’impasto, livellarlo e cospargere di cacao.

Infornare  e cuocere per il tempo indicato.Il palpiton è pronto…

Il bicchierino che si intravede era di mio papà.A fine pasto, a volte, sorseggiava un goccio di Fernet… E questo è per lui che è sempre nel mio💗A presto, la vostra Chicchina.

LA SBRISOLONA

La sbrisolona è una golosissima torta tipica della città di Mantova; la sua consistenza è friabile e briciolosa ed il  nome deriva per l’appunto da “brisa”, che in mantovano significa briciola.Si tratta di un dolce di povere origini, molto semplice da realizzare che non si taglia, ma si rompe con le mani: ogni commensale stacca direttamente il proprio pezzettone dalla torta.Penso sia superfluo che io vi dica quanto è buona: è molto conosciuta, e vi sarà certamente capitato di assaggiarla..io la faccio spesso, ma, ad oggi, non mi è mai riuscito di fotografarla :sparice troppo in fretta.. anche ieri ho dovuto “difenderla ” dai golosi di casa.Se volete prepararla con me seguitemi e, in quattro e quattr’otto la Sbrisolona sarà vostra!!
Ingredienti:
-250 gr di mandorle (pelate) + una ventina per decorare la superficie del dolce-250 gr di farina 00-180 gr di farina gialla fine -180 gr di zucchero-200 gr di burro-2 tuorli d’uovo-1 bustina di vanillina-la scorza di un limone biologico -zucchero a velo-burro e farina per lo stampo
Cottura: 45 minuti in forno preriscaldato a 180° + 10 minuti per tostare le mandorle alla stessa temperatura

Difficoltà: bassa

Costo: basso

Preparazione:  per prima cosa tostare le mandorle per circa dieci minuti su una teglia foderata con carta forno.Quando le mandorle saranno fredde, tritarle non troppo finemente, tenendo da parte quelle per la decorazione.

Mescolare, in una grande ciotola, la farina bianca, la farina gialla, lo zucchero, le mandorle tritate, la scorza del limone grattugiata, il burro morbido, i tuorli d’uovo e la vanillina.Lavorare l’impasto con le punte delle dita, sino ad ottenere un composto sbricioloso. Imburrare ed infarinare uno stampo (di solito se ne usa uno con diametro di ventiquattro centimetri, io ho preferito usarne uno da ventisei per ottenere un dolce più croccante)

Mettere l’impasto direttamente sullo stampo, compattando con il palmo delle mani per livellarlo e distribuire le mandorle tenute da parte sulla superficie. Infornare dunque il dolce per il tempo stabilito.

La nostra sbrisolona è pronta, a presto, Cristina

ZUPPA INGLESE

La zuppa inglese è nata sicuramente in Italia alla fine dell’Ottocento. Ci sono diverse leggende riguardo alla sua origine, è molto diffusa nel Centro Italia e, particolarmente, in Emilia Romagna.
Si tratta di un dolce al cucchiaio composto da strati di crema pasticcera al limone e al cioccolato, alternati a strati di pan di Spagna inzuppato nell’Alchermes.
Oltre ad essere un dolce goloso, la zuppa inglese è anche bella da vedere….la prepariamo insieme?

Ingredienti

Per il pan di Spagna:

-220 gr di farina
-200 gr  di zucchero
-4 uova
-farina e burro per lo stampo
-1 bustina di lievito

Per la crema pasticcera:

-500 ml di latte
-2 tuorli e un uovo
-4 cucchiai di zucchero
-3 cucchiai di farina
-1 scorza di limone
-70 grammi di cioccolato fondente di buona qualità

Per inzuppare :

-Alchermes

Cottura: 30 minuti per il pan di spagna .

Difficoltà: media

Costo: medio.

Preparazione: per prima cosa fare il pan di Spagna lavorando in una ciotola le uova con lo zucchero fino a che sono ben montate; aggiungere quindi la farina e il lievito; imburrare e infarinare uno stampo con diametri di 24 centimetri, versare l’impasto ed infornare in forno preriscaldato a 180° per 30 minuti.Per la crema pasticcera far bollire il latte con la scorza di limone, lavorare le uova, lo zucchero e la farina a crema e, quando il latte è caldo, unirlo lentamente al composto.
Rimettere sul fuoco e portare a bollore mescolando continuamente.
Dividere la crema in due ciotole: ad una aggiungere il cioccolato tritato e mescolare energicamente perché si sciolga. Ora componiamo i bicchieri iniziando con la crema al cioccolato, proseguendo con fette di pan di Spagna imbevuto nell’Archermes (allungato con un pochino d’acqua), poi con crema pasticcera gialla, altro pan di Spagna e così via fino ad esaurimento degli ingredienti.
A piacere si può terminare con scaglie di cioccolato fondente.
Far riposare in frigo almeno due ore prima di consumare.

La nostra zuppa inglese è pronta… Grazie di essere passati di qui!!! A presto, Cristina.